domenica 22 luglio 2012

Insalata di riso con zenzero e zafferano


Sono ufficialmente in ferie da Venerdì. Una sensazione che non provavo ormai da oltre due anni ... e non sto certo a spiegarvi come ci si sente. 
Detto ciò, prima di fuggire in quei di Berlino per una decina di giorni (facendo il pieno di foto e ricette mitteleuropee da condividere su Blogger), vi saluto con una particolarissima insalata di riso che ho trovato da queste parti ma che, per comodità, riassumo nella "mia" versione (odio seguire per filo e per segno le dosi delle ricette):

Ingredienti per 2 persone:

160 gr. di riso (consiglio di provare con un riso a chicco lungo, ma in generale va bene tutto)
200 gr. circa di pollo (petto o fettine) tagliato a striscioline
uvetta sultanina, 1 cucchiaio e 1/2
mandorle pelate, 2 cucchiai
un piccolo scalogno (la ricetta originale utilizza il cipollotto, ma io sono una fervente sostenitrice dello scalogno :)
succo di 1/2 limone
zenzero in polvere
zafferano
olio d'oliva, sale, pepe

 Mettete a marinare il pollo con succo di limone, un cucchiaino di zenzero, sale, pepe. Immergete l'uvetta in una scodella colma di acqua tiepieda per farla rinvenire (finchè non tende a tornare a galla). Nel frattempo cuocete il riso in abbondante acqua salata, nella quale avrete sciolto lo zafferano. Attenzione alla fiamma: lo zafferano tende a produrre schiuma e, mescolando troppo rapidamente, rischiate di far strabordare l'acqua fuori dalla pentola!
Saltate le mandorle in padella con appena un filo d'olio, finché non saranno dorate da entrambi i lati. Lasciatele poi a riposare su un foglio di carta assorbente. 
Fate soffriggere lo scalogno tritato in una padella, aggiungendo poi l'uvetta, un pizzico di zenzero ed il pollo scolato, salando e pepando. Basteranno otto-dieci minuti di cottura. Dopodiché, aggiungete il riso cotto in precedenza e fate insaporire il tutto. Unite infine la marinatura del pollo e le mandorle, attendete un istante che il succo impregni bene gli ingredienti e spegnete il fuoco.
 


Non mi resta che augurare a tutti BUONE VACANZE e arrivederci ad agosto!

giovedì 19 luglio 2012

Scuola di cucina: la pizza della mamma


Altro giorno, altra rubrica: è un caso che si tratti della seconda a distanza di poco tempo ma, poiché non sono una professionista, anch'io ho bisogno d'imparare. L'ispiratrice del post è mia madre, che da tempo cerca di mostrarmi come fare la pasta della pizza e, per un motivo o per un altro, non ho mai avuto modo di assistere alla lezione. Finalmente ieri ce l'abbiamo fatta: mi sono armata di macchina fotografica e, ignorando la luce pessima che filtra dalla mia cucina, ho documentato minuziosamente ogni passaggio (per poi sbizzarrirmi con Picasa e dare agli scatti un effetto vintage).

Ingredienti per circa 6 persone:

900 gr. di farina
un cubetto di lievito fresco (25 gr.)
acqua, sale, olio d'oliva


1- Mettete a scaldare dell'acqua sino a che diventi tiepida (dovete riuscire a toccarla senza scottarvi). Per 900 gr. la quantità utilizzata da mia madre corrisponde a 2 tazze e 1/2 da colazione, come questa:



2- Sciogliete il lievito nella prima tazza: dev'essere un tutt'uno con l'acqua, mescolate bene con le mani per assicurarvi che non vi siano grumi. Create poi una conca nella farina che avrete trasferito in una bacinella grande e versatevi il lievito:



3- Amalgamate bene il tutto, cercando di raccogliere quanta più farina possibile e rovesciando, di tanto in tanto, poca acqua per aiutarvi nell'operazione. Il risultato iniziale:



4- A questo punto, sempre aiutandovi con l'acqua tiepida, ammorbidite l'impasto e cominciate ad amalgamarlo. L'obiettivo è ottenere una massa morbida e omogenea:



5- Mettete quindi una presa di sale su un lato del contenitore, aggiungendo un altro goccio d'acqua (circa due cucchiai) ed incorporate all'impasto. Stessa operazione sull'altro lato e poi una seconda volta su entrambi i lati. Non esagerate quindi col sale, pochi pizzichi alla volta saranno sufficienti:



6- Terminate aggiungendo un filo d'olio sul fondo del contenitore ed ungendovi l'impasto. Coprite infine il contenitore (mia madre usa un coperchio largo e poi avvolge tutto in un plaid) e dimenticatevelo in un posto caldo per circa 1 ora e mezza (vicino ad una finestra dalla quale filtri un po' di sole, ad esempio).


Consigli per il condimento? Alla siciliana, con pomodoro fresco, parmigiano (niente mozzarella), origano, acciughe e, per i meno schizzinosi, cipolla.

domenica 15 luglio 2012

So Nice: yogurt artigianale in Bassa Val di Susa

"So Nice" è il nome che ho deciso di dare ad una specie di rubrica che raccoglie informazioni, foto, commenti su programmi e libri di cucina, ristoranti, produzioni artigianali e quant'altro.

Il primo post è dedicato a La casa dello yogurt, un piccolo negozio specializzato nella produzione e nella vendita di yogurt artigianali, sito in Bassa Val di Susa, lungo una delle principali arterie stradali che attraversano l'intera valle. L'attività non possiede un sito internet, ed è un vero peccato perché potrebbe pubblicizzare molto meglio un ottimo prodotto. Yogurt intero, magro o di capra e i gusti più disparati: dalla frutta al cacao. 
Le uniche informazioni reperite sul web si trovano qui.

Ho acquistato un vasetto da 200 ml di yogurt intero ai frutti di bosco, pagandolo all'incirca un euro e sessanta (onesto, considerando anche che lo yogurt è confezionato a mano in vasetti di vetro riciclabili). Io e consorte siamo rimasti molto soddisfatti, tanto da volerci tornare alla prima occasione utile per provare anche la loro panna cotta.


Semmai vi venisse voglia di uno spuntino alternativo ...


martedì 10 luglio 2012

Sapori estivi: cous cous con gamberi e piselli


Vado matta per il cous cous: facile, veloce e adatto ai condimenti più disparati. I miei abbinamenti preferiti nella stagione calda implicano l'uso di erbe, verdure e pesce. Di seguito, una ricetta fresca che rappresenta al meglio le mie preferenze ...

Ingredienti per 2 persone:

150 gr. di cous cous
un cucchiaino di burro
scorza di limone
olio, sale, pepe

un barattolino di piselli fini (tipo Bonduelle)
un pomodoro grosso
gamberetti congelati e sgusciati, 150 gr.
mezza cipolla
scorza di limone grattuggiata
timo e maggiorana
sale, pepe, olio

Portate ad ebollizione 1,5 dl d'acqua salata con l'aggiunta di un cucchiaio di olio d'oliva e la scorza di limone (intera). Raggiunta l'ebollizione, spegnete il fuoco ed immergete il cous cous nell'acqua, dividendo bene i chicchi con una forchetta. Quando il cous cous avrà assorbito il liquido, aggiungete il burro e coprite. 

Nel frattempo, preparate il sughetto: cuocete in padella i gamberetti con un filo d'olio, sale e pepe dopo averli passati sotto l'acqua fredda. Bastano pochi minuti per dorarli. Trasferiteli su di un piatto e riutilizzate la padella per soffriggere in poco olio la cipolla tritata. Tagliate i pomodori a tocchetti, privandoli della polpa e dei semi, che andrete a frullare insieme alla scorza grattuggiata di limone, sale, pepe ed un goccio d'olio. 
Quando la cipolla sarà pronta, unitevi la salsina frullata di pomodoro ed i piselli. Fate insaporire bene per alcuni minuti, aggiungendo infine i gamberetti e spolverando con timo e maggiorana.

Completate con il cous cous dal quale avrete tolto la scorza di limone intera ed il pomodoro precedentemente privato della polpa e tagliato a tocchetti. Se necessario, potete aggiungere poca acqua per inumidire il tutto nella fase finale della cottura.


Qui trovate la fonte della ricetta ... ma vi accorgerete che ho apportato piccole modifiche per adattarla ai miei gusti.

domenica 8 luglio 2012

Uova alla Benedict in salsa olandese


La scorsa settimana, guardando una puntata di Master Chef in tv, mi è venuta una voglia irrefrenabile di cimentarmi nella realizzazione di questo piatto. Non sono una grandissima fan delle uova, specie se accostate al burro, ma la preparazione delle uova alla Benedict mi è sembrata tutto sommato divertente (premesso che non avrei mai il coraggio di mangiarle per colazione). 

Per 2 persone:

2 uova;
2 noci di burro;
1 cucchiaino di limone;
2 tuorli;
un cucchiaio di aceto;
2 fette di prosciutto o di pancetta;
2 fette di pane abbrustolito;
acqua, sale, pepe


Per le uova: portate ad ebollizione un recipiente pieno d'acqua, aggiungetevi l'aceto ed abbassate la fiamma. Non appena l'acqua avrà ripreso a bollire, rovesciatevi delicatamente un uovo aperto in una ciotola, facendo attenzione a non romperlo. Cuocetelo per 3-4 minuti, di modo che si rassodi esternamente lasciando il tuorlo morbido. Togliete dall'acqua con una schiumarola e procedete a cuocere anche il secondo. 

Per la salsa olandese: fate sciogliere il burro a bagnomaria. Aggiungete i due tuorli sbattuti ed il succo di limone, sale e pepe. Amalgamate bene il tutto mescolando continuamente (se necessario, aggiungete poca acqua). L'uovo tende a rapprendersi, ma la salsa dovrebbe restare al caldo, quindi conviene prepararla subito prima di servirla e tenerla costantemente d'occhio.

Disponete il pane sul piatto, adagiatevi il prosciutto, l'uovo ed infine la salsa. Completate con erba cipollina (o timo, nel nostro caso). Addentate con soddisfazione il frutto delle vostre fatiche, facendo sì che il tasso di colesterolo schizzi alle stelle insieme al senso di colpa. 


domenica 1 luglio 2012

Latkes


Inauguro la nuova versione del mio blog di cucina con una ricetta della tradizione yiddish, divenuta piatto nazionale in Bielolussia e presente nei ricettari di svariati Paesi europei: i latkes. Si tratta di semplici frittelle a base di patate, croccantissime fuori e morbide all'interno, che possono essere gustate "al naturale" o accompagnate da salse, spezie e quant'altro. Gli ingredienti, per due persone, sono pochi e facilmente reperibili:
  • 2 patate grandi
  • 1 uovo
  • 1/2 cipolla
  • farina
  • olio di semi
  • sale, pepe
Per prima cosa, sbucciate le patate, lavatele bene e tagliatele a julienne molto sottile. Devono perdere quanta più acqua possibile, quindi mettetele a scolare coperte da un paio di fogli di carta assorbente o, in alternativa, riponetele in un canovaccio. Lasciatele riposare bene per almeno un'oretta. Dopodiché, trasferitele all'interno di una capiente ciotola, dove unirete la cipolla tritata, l'uovo leggermente sbattuto, sale, pepe e farina (con le dosi descritte ho utilizzato circa 3-4 cucchiai). Amalgamate bene sino ad ottenere un composto di media densità, che non risulti gommoso come una pasta, ma neppure liquido come una pastella. Prendete un pugno di impasto ed immergetelo nell'olio bollente, messo a scaldare in precedenza. Attendete qualche istante che la parte inferiore della frittella si sia compattata prima di girare il latkes con l'aiuto di una spatola. La cottura è di pochi minuti: il calore dell'olio frigge immediatamente l'esterno, mentre l'interno resta soffice.
Per quanto concerne la "personalizzazione", mi sono affidata ad un'esperta in materia: Labna, una delle mie food blogger preferite. Lei suggerisce di utilizzare salmone, timo e philadelphia, quest'ultima in sostituzione della panna acida. In realtà, con grande sorpresa, giusto ieri pomeriggio ho scoperto che all'Auchan vicino casa hanno cominciato a vendere la panna acida in vasetti.


Direi che si tratta di un evento, poiché sino a poco tempo fa questo tipo di condimento risultava pressoché introvabile quasi ovunque. Sono quindi riuscita a completare i miei latkes con qualche fettina di salmone affumicato, un cucchiaino di panna ed una spolverata di timo. Il risutato è decisamente soddisfacente:


Il segreto del successo? Accertarsi che l'olio sia davvero ben caldo, onde evitare che l'mpasto si sfaldi.